L’aspirazione alla ‘radio di campus’ in un’esperienza resiliente
di Sisti, Molossi, e Janni (Liceo Scientifico Roiti di Ferrara, classe 5P, Anni 2017-2019)
Aree tematiche di riferimento: tecnologia, scienza e società Stato del Progetto: in essere
‘Radio Marconi in podcast’ è un progetto innestatosi sul sogno di vera radio di Istituto, che fu partorito 8 anni fa al Liceo Marconi di Parma e che ebbe a lungo la forma di un semplice blog (“Matebilandia e dintorni”) con contenuti multimediali, tramite i quali una redazione di studenti forniva risposte a questioni di tipo matematico. In seguito il sito venne chiuso, per ripartire nel 2016 come progetto di Alternanza Scuola -Lavoro. L’idea era quella di fare una podcast-radio ospitata sul nuovo sito http://radio.liceomarconi.pr.it e attivata tramite una convenzione di consulenza con la Coop ‘Gruppo Scuola – Educhiamo al Futuro’ per due progetti in partnership: “Radiofficina” (referente il Dott. Luca Oppici) e “Radiomarconi in podcast”.
A una fase molto critica e inaspettata, nel corso del 2017, con cambi di redazione continui e la fine del contributo specifico a Gruppo Scuola da parte della Regione ER, ha fatto seguito, grazie all’entusiasmo della Prof.ssa Barbara Ugolotti (ispiratrice dell’idea di Radio Marconi e responsabile dell’attività) e alla fiducia dei docenti tutor delle varie rubriche (Lucia Galleano, Silvia Rizzi, Tiziana Barbieri e Rossana Frigeri, Sara Dieci), la ricerca di nuovi partner e finanziatori. Una ricerca tenace che, finalmente, nel 2018, ha visto il successo del progetto nel bando “Valore, Cultura e Tecnica Dentro la Scuola”, promosso da vari enti (si veda l’elenco su http://radio.liceomarconi.pr.it/radio-marconi.html), e l’attibuzione di risorse adeguate per far ripartire Radio Marconi con una nuova veste grafica del sito e nuovi contributi in podcast.
Sul sito, il cui dominio è sempre rimasto lo stesso, si possono vedere e ascoltare contenuti pubblicati fino a tutto maggio 2019.
E’ stato proprio nel 2017, quando l’esperienza della podcast-radio doveva essere rilanciata e c’erano tante difficoltà all’orizzonte, che abbiamo raggiunto al telefono la Prof.ssa Ugolotti, della quale ci colpì l’entusiasmo e insieme la consapevolezza delle difficoltà che una iniziativa come la sua poteva avere. Qui di seguito il report di quell’intervista.
Barbara Ugolotti su Radio Marconi
Prof.ssa Ugolotti, Come vengono reclutati i collaboratori della Redazione di Radio Marconi ?
Gli studenti redattori sono iscritti su base volontaria. Molti redattori sono cambiati e prevediamo che alcuni progetti verranno modificati ed altri introdotti. Nonostante questo la trasmissione radiofonica continua ad essere trasmessa mandando in onda varie rubriche.
Quali rubriche vanno in onda attualmente ?
Le rubriche che vengono trasmesse sono varie ed uniche, la principale e prima rubrica trasmessa dalla radio è “La nostra voce” nella quale i protagonisti sono i ragazzi che parlano, ossia gli si da opportunità di raccontare in prima persona o tramite la voce dei redattori le loro poesie, testi etc. oppure esporre i loro elaborati mediante un intervista in quanto ciò che conta è dare la possibilità ai giovani di portare a conoscenza di tanti queste loro peculiarità .Altra rubrica fondamentale è “La Didattica Facile”, metodo con il quale vengono approfonditi argomenti culturali e scientifici mediante interviste a professori e non solo che permettono chiare spiegazioni. Grazie ad Amedeo Bertuzzi studente del liceo si ha la possibilità di riascoltare gli argomenti sviluppati durante questa rubrica, avendo lui creato un canale You tube in cui carica video a ciò inerenti, attualmente sono stati caricati solamente due video ma quanto prima si provvederà al caricamento di altri. Altre rubriche interessanti riguardano le esperienze di viaggi raccontate in modo analitico attraverso la rubrica “Lontano da dove ”che consiste nel racconto di esperienze di vita all’ estero, ad esempio il racconto di uno studente della sua esperienza in Canada. Ancora “La tromba delle scale” dove l’argomento principale è la politica trattata in modo spiritoso ironico e satirico.
Come viene finanziato e mantenuto il progetto ?
Come già detto l’attività rientra nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro istituito dal Miur, in cui gli studenti affrontano un corso di un totale di 90 ore suddivise in vari progetti, ad esempio 48 ore di cui 17 di lavoro domestico verranno usufruite per laboratori di formazione, ad esempio il laboratorio di storia e linguaggio della radio o il laboratorio di web-editing,10 ore per la preparazione e pubblicazione della prima trasmissione e 30 ore per varie uscite didattiche ad esempio Roma e Torino.
I nostri dubbi e il senso del progetto di una radio scolastica
Quando, nei mesi successivi all’intervista con la Prof.ssa Ugolotti, abbiamo registrato il fatto che il sito non funzionava più e Radio Marconi subiva un processo di progressiva minimizzazione, ci è subito stato chiaro che il fattore economico, cioè il venire meno di fondi per sostenere la parte tecnica e il carattere volontario della partecipazione studentesca fossero ombre molto insidiose per un progetto come questo. Un’opinione che non abbiamo sostanzialmente cambiata, nonostante il fatto che, nel 2018, la tenacia della referente e dei suoi collaboratori abbiano permesso all’attività di venire rilanciata.
In generale pensiamo che il non poter disporre di una sufficiente visibilità che generi entrate pubblicitarie adeguate all’autofinanziamento andrà costantemente a generare il rischio che le entrate siano inferiori alle uscite. Sottoponendo progetti come Radio Marconi al rischio costante di una fine prematura, specialmente se si trattano argomenti di nicchia.
Inoltre per ascoltare questa radio scolastica c’è bisogno di una connessione ad internet stabile, ciò implica un uso prevalentemente casalingo in quanto l’utilizzo dell’ordinaria rete mobile comporta un costo per l’utilizzatore/utente. A nostro parere è, in generale, la radio stessa come mezzo di comunicazione a perdere sempre più ascoltatori. Un declino che è iniziato con la televisione commerciale che trasmette 24 ore al giorno e che ha portato negli ultimi anni anche i maggiori network privati, come “Rtl” o “Radio Dj”, aistituire piattaforme parallele sulle frequenze del digitale televisivo. Con l’avvento di nuove tecnologie e piattaforme di intrattenimento come i social network, il mondo dei giovani soprattutto tende ad un uso sempre più ridotto della radio, che viene utilizzata come riproduttore musicale specialmente nei viaggi in automobile. E con lo sviluppo di app multimediali che permettono di ascoltare musica a piacere la radio avrà un utilizzo sempre più marginale anche in questo senso.
Nonostante queste considerazioni, l’opinione su un progetto come Radio Marconi non può non essere positiva e l’augurio che possa proseguire davvero sentito. Se si esce infatti da una considerazione su grande scala su funzione e futuro della radiofonia, è evidente che, dal punto di vista della socialità che promuove e della didattica della comunicazione, Radio Marconi resta importante come esempio. Perchè veicola l’idea che sia possibile divulgare conoscenze e cultura in modo libero e che ciò possa essere fatto sfruttando ogni mezzo che in un certo momento è accessibile per far sentire la propria voce, entro un certo gruppo di persone e sperando di toccarne altre. Sia pure un mezzo, oggi precario e provvisorio, come la radio