Grazie alle scuole, a Carpi si parla di divulgazione scientifica e tecnologica
di Lucrezia Fabrizio, Martina Domenica Marano e Veronica Turturro (4B – Liceo Scientifico Roiti di Ferrara – anno 2017)
Aree tematiche di riferimento: matematica, fisica, scienze della vita Stato attuale del progetto: in essere
Credete ancora che la scienza sia noiosa, monotona e incomprensibile ? Che solamente grandi geni e cervelloni plurilaureati possano comprenderla ?
Non è così. E il Festival “Carpi in Scienza” ve lo dimostra !
Allo stesso modo noi abbiamo cercato di restituire con questo articolo e con la video presentazione che lo accompagna i contenuti e le ragioni alla base di questa iniziativa
Quello che a Carpi mancava
“Il progetto CarpInScienza è stato avviato con l’obiettivo di creare un polo di cultura e divulgazione scientifica che permettesse di mettere insieme esperienze.”
E’ così che la professoressa Nadia Garuti del Liceo Fanti di Carpi presenta l’iniziativa, in qualità di promotrice dell’evento e membro del corpo insegnanti che se ne occupa. Lo “staff” organizzativo è composto da insegnanti e studenti delle scuole:
“Liceo Scientifico M. Fanti” (capofila),
“I.T. I. Leonardo Da Vinci”,
“I. P. S. I. A. Giancarlo Vallauri”
“I. I. S. Antonio Meucci”
Ogni scuola propone una serie di laboratori presso le proprie sedi, rivolti alle scuole primarie e secondarie di primo grado, atti ad approfondire in modo coinvolgente e accattivante diversi argomenti scientifici. Vi sono inoltre interessanti e divertenti conferenze spettacolo tenute da relatori, che si sono svolte all’interno del Cinema Corso di Carpi; una “conferenza spettacolo” è un vero e proprio show, in cui esibizioni si alternano a spiegazioni scientifiche immediate per tutta la cittadinanza, destinatario a cui è rivolto l’evento.
“Il Festival della Scienza a Carpi era un mio sogno, Carpi infatti da diversi anni vanta di manifestazioni prestigiose quali il Festival della Filosofia e la Festa del Racconto ma a mio parere mancava il Festival della Scienza” (Nadia Garuti)
La Prof.ssa Garuti si è perciò recata dalla dirigente scolastica del Fanti, Alda Barbi, per proporle il progetto e insieme hanno convenuto sul fatto che la manifestazione potesse essere formativa e interessante per chiunque. Il primo passo, per poter sostenere un progetto di così grande portata, è stato quello di cercare il supporto delle altre scuole del Comune di Carpi.
Infine, è stato definito un comitato scientifico formato dai docenti dei vari istituti che ha provveduto alla buona riuscita dell’evento.
Secondo la promotrice del Festival:“Si è così creato un polo di cultura e divulgazione scientifica che ha messo in rete le scuole superiori di Carpi, con scuola capofila il Fanti, e che ci ha permesso di mettere insieme esperienze dando ai nostri studenti opportunità di crescita e formazione” .
Il primo e principale obiettivo è stato sempre quello di riempire la” platea” e chiudere la bocca a chiunque fosse scettico nei confronti delle discipline scientifiche, spesso ritenute aride e senza applicazioni nel campo reale. Il comitato si è preposto ulteriori traguardi, come, ad esempio, realizzare unFestival della scienza che includesse le tematiche scientifiche più disparate; rendere protagonisti gli studenti in qualità di fruitori attivi e divulgatori, favorire le relazioni tra scuole e territorio. Valorizzando quest’ultimo con un’offerta formativa più completa.
La “tre giorni scientifica” (la manifestazione copre ben tre giorni) è stata finora proposta negli anni 2016 e 2017 con due temi principali differenti, rispettivamente “Scienza in Gioco” e “#Confini”.
I docenti, per entrare in contatto con i relatori, si sono avvalsi della collaborazione con l’Università, hanno condotto ricerche su Internet, si sono mossi per conoscenze e hanno partecipato a conferenze. Per quanto concerne gli alunni tutor, invece, è stata condotta una selezione rigorosa, sulla base di alcuni parametri fondamentali, come capacità relazionale, empatia, orientamento alla soluzione dei problemi e spirito d`iniziativa.
EDIZIONE 2016
La prima edizione si è svolta nei giorni 19, 20 e 21 Aprile 2016 e ha avuto l’intento di svelare i quesiti matematici nascosti dietro a ciò che normalmente appare un semplice gioco, che sia circense o d’azzardo, che utilizzi bolle di sapone o che sia virtuale, come i videogiochi.
In questa prospettiva vengono proposte diverse conferenze spettacolo suddivise in due sessioni: al mattino sono indirizzate ad un pubblico di studenti, mentre in serata si rivolgono alla cittadinanza. La giornata del 20 Aprile, invece, è stata interamente dedicata ai laboratori.
Le conferenze spettacolo
Il primo giorno si è articolato in tre conferenze. Fate il Nostro Gioco, la prima, è stata condotta da Paolo Canova e Diego Rizzuto, un matematico e un fisico torinesi e il suo scopo è quelli di svelare i segreti che si celano dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Fisica Sognante, tenuta dal fisico-giocoliere-attore Federico Benuzzi, è una conferenza spettacolo nata e pensata per presentare la fisica a chi non la conosce in maniera nuova e divertente, ma al tempo stesso rigorosa. Il professore-giocoliere-attore mette in evidenza i collegamenti che ci sono tra fisica e giocoleria, alternando esibizioni tecniche a spiegazioni scientifiche immediate e leggere.
Tenuto dallo stesso relatore L’azzardo del giocoliere è uno spettacolo di giocoleria che si trasforma in una lezione di matematica del gioco d’azzardo in cui il pubblico è invitato a riflettere sui concetti di probabilità, frequenza, rischio e rendimento del gioco. La conferenza, come le precedenti, alterna esibizioni e teatro d’attore a spiegazioni matematiche. E’ proprio per questo che si configura come divertente e sorprendente ma al tempo stesso istruttivo, interessante e scientificamente rigoroso.
I laboratori
Il giorno seguente si sono svolti i laboratori, presso le sedi delle singole scuole coinvolte.
Al Liceo Fanti sono stati effettuati laboratori scientifici di fisica, chimica e biologia, presentati agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado. Le attività sono intitolate “I segreti delle bolle”, “Il metodo sperimentale e la misura-piccoli fisici all’opera”e “…sarà vera magia?”.
L’IPSIA Vallauri ha invece proposto un unico laboratorio dal titolo “Non mettiamo in gioco la sicurezza”, come l’istituto tecnico industriale Da Vinci, che ha organizzato il laboratorio “1000 km con un litro! L’avventura dell’Ecomarathon raccontata dagli studenti”, e l’IIS Meucci che ha parlato di “Giochi di dadi e videogiochi”, un’attività che ha riguardato sia la matematica che l’informatica.
L’ultima giornata ha proposto un’unica conferenza, intitolata “Albert Einstein. Dalla passione per gli enigmi alla relatività; dall’immaginazione alla conoscenza” , presentata da Alfonso Cornia, un fisico che attualmente insegna presso l’ ITI L. Da Vinci. L’interessante presentazione tratta della biografia del famoso scienziato e delle sue teorie sulla relatività generale e sulla meccanica quantistica.
EDIZIONE 2017
La seconda edizione del Festival, appena conclusa, si è estesa alle tre giornate del 29, 30 e 31 Marzo 2017.
In questa occasione il motivo ricorrente è stato invece quello del ‘confine’, indicato con un moderno hashtag. Ciò che si intende sottolineare con questo termine è la straordinaria compenetrazione di sapere scientifico e sapere umanistico, solitamente ritenuta quanto mai improbabile dagli amanti dell’una o dell’altra. Musica, economia, psicologia, filosofia, arte e teatro costituiscono gli addendi necessari al raggiungimento di un risultato nuovo, capace di stupire e arricchire gli studenti. Non è l’unica accezione, perché“#Confini allude alla sfida continua dell’uomo per superare i propri limiti e andare oltre i confini della conoscenza”(Nadia Garuti).
Rispetto all’ edizione precedente, non è solo il tema a differire, ma anche l’organizzazione dell’evento: nell’arco dell’intera giornata si sono svolte le conferenze spettacolo, mentre i laboratori avvenivano contemporaneamente, limitandosi però al mattino. Tuttavia si è fatto in modo che ci fosse una rotazione tra gli studenti, cosicché un giorno potessero partecipare ad una conferenza e il giorno dopo si potessero dedicare ai laboratori.
Le conferenze spettacolo
Il primo giorno Stefano Sandrelli ha tenuto le conferenze “L’anarchia del cosmo”, insieme ad Angelo Adamo, e “In viaggio per l’universo”.
Il professor Alfonso Cornia ha nuovamente catturato l’attenzione dei cittadini con la conferenza intitolata “Cosmo, Cosmologia e Cosmicomiche” , in cui ha parlato di astri, galassie e teorie cosmiche ma anche di letteratura, con le Cosmicomiche di Italo Calvino.
Il 29 Marzo sono state tenute due conferenze spettacolo: “Scegli cosa voglio” , incentrata sulla scienza dell’economia comportamentale, ha tentato di insegnare a riflettere davanti alle decisioni economiche, appunto, istintive ed è stata proposta da Paolo Canova e Diego Rizzuto; mentre Giorgio Dendi ha proposto “Il fascino dei giochi matematici“, ovvero la matematica per chi non è portato per la matematica”
Il terzo e ultimo giorno Canova e Rizzuto hanno riproposto la conferenza sull’economia comportamentale agli studenti, mentre Ilaria Arosio ha presentato “Tutte le stelle del rock, 50 anni di astronomia raccontati attraverso una rivoluzione musicale”, conferenza spettacolo che travalica le frontiere dell’astronomia per sconfinare nella musica.
I laboratori
Come nell’anno precedente, ogni scuola ha organizzato vari laboratori con titoli molto interessanti, in grado di destare immediatamente la curiosità dei ragazzi. Ogni proposta ha approfondito diversi aspetti della fisica, della matematica, dell’ informatica, della chimica, della biologia e persino di discipline scientifiche ad elevato contenuto tecnico come possono esserlo la robotica e l’elettrotecnica.
Coerentemente con il filo conduttore “#Confini” dell’edizione, altre attività proposte dagli studenti vertono anche sull’ economia, sulla “sociobiologia”, sulla mitologia e sulla pedagogia,“sconfinando” in questo modo in ambiti che, forse, non avreste mai pensato potessero essere così “scientifici”.
Ad esempio, attraverso divertenti giochi ed esperimenti, gli studenti dell’ ITI L. Da Vinci hanno guidato gli alunni alla scoperta di alcuni fenomeni scientifici con il laboratorio “Una scatola piena di… esperimenti!”.
Il Liceo Fanti ha proposto numerose attività ad alto tasso scientifico, come “Ai confini del buio”, in cui si è giocato con specchi e lenti, indagando così sulla natura della luce; “Oltre i confini cellulari”con cui gli studenti delle scuole medie hanno estratto DNA da cellule di frutti; “Con la testa tra le stelle” racconta miti e leggende sulle costellazioni, combinando storia e mitologia con l’astronomia.
L’IIS Meucci ha proposto, tra le altre, un’originale attività denominata “Crittografia: alla scoperta delle scritture segrete”, con cui i ragazzi illustrano stratagemmi crittografici utilizzati realmente in passato per decifrare messaggi attraverso il ragionamento matematico; con “Coagulazione del latte: le origini del Parmigiano Reggiano”, invece, gli allievi hanno avuto la possibilità di saggiare e manipolare le proprietà dei lipidi, alla base della produzione del Parmigiano Reggiano.
L’IPSIA Vallauri con il curioso laboratorio “Hai mai catturato un googol?” tenta di individuare il confine che delimita il finito e l’infinito attraverso un gioco didattico. “Fammi entrare, posso uscire” è un esperimento di “sociobiologia teatrale” che, partendo dall’assunto che i confini debbano essere permeabili, crea un parallelismo tra l’articolo 13 della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” e la cellula, unità fondamentale dei viventi. Per quanto riguarda la robotica e l’elettrotecnica, lo stesso istituto mostra l’interazione tra i “Lego EV3” e lo spettro elettromagnetico, grazie alla quale il robot può deviare davanti a determinati colori e illustra la modalità con cui pannelli fotovoltaici e telefoni cellulari possono incontrarsi.
Cosa c’è dietro CarpInScienza e che cosa riserva il futuro
Per tutte le scuole, la pianificazione e strutturazione dei laboratori ha richiesto un lavoro di mesi, da novembre a febbraio, nel corso dei quali sono stati organizzati incontri sia per la pianificazione che per la simulazione dei laboratori stessi, con la collaborazione di docenti e alunni.
Gli studenti hanno risposto con entusiasmo alla proposta di partecipare come tutor ai laboratori, candidandosi volontariamente per il ruolo, richiedendo la necessità di selezionarne un congruo numero.
Come testimoniato della professoressa Davino, docente presso l’istituto Meucci,si può affermare con certezza che l’enorme fatica è stata tuttavia ripagata dall’entusiasmo dei ragazzi, tutor e non: ”Gli alunni delle primarie e secondarie di primo grado ospitati dal nostro istituto hanno inviato numerosi feedback estremamente positivi dell`esperienza svolta. L`entusiasmo e la partecipazione attiva erano palpabili già nel corso dei laboratori. Gli alunni tutor si sono dimostrati entusiasti, partecipi ed estremamente attivi nel corso delle attività”.
Chiaramente l’organizzazione di questo enorme lavoro ha comportato anche degli inconvenienti; questo è il motivo per cui, a breve, il comitato scientifico si riunirà per fare il punto della situazione, discutere sulle criticità che sono emerse per far sì che il prossimo anno non si ripresentino e penserà già alla prossima tematica da affrontare. Nonostante le problematiche, infatti, il team di organizzatori è pronto a rimettersi subito all’opera.
D’altronde, gli obiettivi che si erano preposti sono stati pienamente raggiunti; non solo, hanno anche avuto dei risultati inaspettati, perché spesso sono emerse dagli studenti potenzialità che in classe non vengono evidenziate.
“Nel complesso tutto è andato bene, abbiamo avuto molti consensi anche dalle ‘alte sfere’ e noi, visto che di mestiere facciamo altro, ci consideriamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti” ( Prof. Garuti).
C’è da aggiungere anche che la manifestazione ha avuto molto successo, tanto che non solo nell’ultima edizione ha visto la partecipazione di almeno 5000 persone tra studenti e cittadinanza, ma è stato anche chiesto da più parti di ripetere l’esperienza negli anni successivi.
La stessa iniziatrice del progetto ha tratto soddisfazioni e benefici da quest’esperienza, come lascia intendere nel descrivere una delle conferenze spettacolo rivolte ai più piccoli a cui ha assistito: “E’ stato emozionante essere di fronte a 600 bambini entusiasti con le mani alzate per cercare di rispondere alle domande che il relatore faceva loro o per chiedere le cose più disparate relative allo spazio; questa esperienza è sicuramente da ripetere”.
Ed è, il suo, un invito caloroso a prendere parte a CarpInScienza 2018, ricco di nuove esperienze e pronto a stupire ancora!
SITOGRAFIA
-Liceo M. Fanti, https://www.liceofanti.it/index.php/studente-bottommenu-111/2648-carpinscienza-2017
-IPSIA Vallauri, http://www.vallauricarpi.it/attachments/1499_Locandina-CarpInScienza_2017_def.pdf
-F. Benuzzi, Fisica Sognante, http://www.federicobenuzzi.com/lavori/divulgazione/fisica-sognante/
-F. Benuzzi, L’azzardo del giocoliere, http://www.federicobenuzzi.com/lavori/divulgazione/lazzardo-del-giocoliere/
-P. Canova e D. Rizzuto, Fate il nostro gioco, http://www.fateilnostrogioco.it/it/index.php
-P. Canova e D. Rizzuto, Scegli cosa voglio, http://www.taxi1729.it/economia.php
-A. Cornia, Albert Einstein. Dalla passione per gli enigmi alla relatività, dall’immaginazione alla conoscenza, Cosmo, Cosmologia e Cosmicomiche, ppt. inviati per posta elettronica.