SOUND OF MY PLACE

Be aware of the noises around you …

di Danny Locorriere, Silvio Mazzucco, Marco Caushi (Liceo scientifico Roiti di Ferrara; classe 5B – anno 2018)
Aree tematiche di riferimento: fisica, scienza e società, ecologia
Stato attuale del progetto: in essere

Introduzione

Molto spesso si sente parlare di temi “scottanti” come l’inquinamento ambientale, l’effetto serra, il buco dell’ozono, la penuria d’acqua incombente e così via, ma assai raramente viene affrontato un argomento altrettanto delicato: l’inquinamento acustico. Le nostre orecchie lavorano costantemente senza riposo e risulta evidente come alcune categorie di rumori possano provocare disagio alle persone e non solo, in quanto suoni eccessivamente alti arrecano danno anche a monumenti ed ecosistemi.

Da questa riflessione nasce nel 1995 l’INAD (International Noise Awareness Day, ovvero Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore) ponendosi come obiettivo principale quello di “promuovere la consapevolezza dei pericoli di esposizione a lungo termine al rumore e per contrastarne gli effetti sia sull’udito che, più in generale, sulla salute dei cittadini.”

Uno scopo nobile che, essendo indirizzato ai cittadini, deve in primis essere in grado di raggiungere coloro che si stanno formando per diventarlo, attraverso un lungo percorso, e stanno quindi sviluppando la loro visione del mondo: gli studenti, a partire dalle scuole elementari fino alle scuole superiori.

Ogni anno viene perciò decretato un tema da affrontare, dal gruppo INAD-ITALIA (dell’Associazione Italiana di Acustica), su cui si basa un concorso che premia il materiale che più trasmette “l’idea di sensibilizzazione” legata a quell’argomento. Oltre a ciò le scuole partecipanti organizzano in questa giornata varie attività all’interno del proprio ambiente didattico.

Nel 2017 il concorso ha preso il nome di “Sound of My Place” e in Italia vi hanno partecipato 21 scuole di diverse regioni, dal nord al sud. Ciò che è stato chiesto ai 289 studenti di scuole superiori partecipanti era la creazione di un contenuto multimediale che al meglio rappresentasse i suoni caratteristici della loro città, cosicché i ragazzi sono stati in grado di sbizzarrirsi ed in qualche modo promuovere alcune “tradizioni” locali. Il vincitore di questa edizione è stato il Liceo Lanfranconi di Genova grazie al filmato girato da alcuni ragazzi della classe 4H guidati dalla professoressa Paola De Magistris.

La fisica

Chiaramente un progetto scolastico non è mai fine a sé stesso ed oltre ad essere un’occasione per staccare dalla routine dell’insegnamento tra i banchi è anche un momento di approfondimento dei temi affrontati a scuola. In questo caso il concorso si è potuto collegare, nei licei, ad uno studio più approfondito delle onde acustiche, affrontato dai ragazzi in fisica. Come ci racconta Lisa Valentini, studentessa del liceo Lanfranconi, vi è stato un incontro con l’ingegner Anna Magrini, che ha potuto presentare “il tema dell’acustica in un modo lievemente discostante da quello che suppongo sia l’approccio classico al suo insegnamento”. Infatti dopo aver presentato le nozioni classiche relative (periodo, frequenza, ampiezza di un’onda ecc…) ha presentato collegamenti con la fisiologia e quindi con la struttura dell’apparato uditivo in modo da mostrare un aspetto pratico, indicando anche la relazione che si instaura tra l’orecchio e l’onda, in modo da comprenderne il funzionamento. Gli studenti sono stati così in grado di capire ad esempio il motivo per cui l’orecchio anziano non sia più in grado di percepire alcuni tipi di onde ed i gravi danni che possono essere causati da un utilizzo improprio delle cuffiette.

Descrizione dell’attività

Per quanto riguarda il Lanfranconi di Genova, liceo vincitore dell’edizione 2017, di cui abbiamo avuto modo di raccogliere alcune testimonianze, è stata la professoressa Paola de Magistris ad assumersi il ruolo di referente del progetto e a proporlo alla sua classe 4H. Lo scopo era quello di affrontare il tema dell’acustica da diversi punti di vista e non con la solita lezione frontale. I ragazzi sono quindi stati preparati e iniziati all’argomento dalla loro professoressa e successivamente è avvenuto un incontro con l’ingegner Anna Magrini dell’università di Padova. In questo modo il tema è stato ampiamente approfondito grazie ad un interessante intervento con slide alla LIM.

A questo punto la classe è stata divisa in diversi gruppi, ciascuno dei quali aveva il compito, passeggiando per i quartieri della propria città, di girare video che contenessero alcuni dei suoni caratteristici genovesi. In questa fase del progetto anche la professoressa De Magistris ha partecipato in prima persona, effettuando qualche ripresa. Inoltre vi sono state delle uscite didattiche in cui gli studenti sono stati portati in luoghi dove si potevano registrare alcuni suoni particolari, come ad esempio il quartiere sul mare di Nervi, in cui si è utilizzato anche un microfono speciale.

Immagine tratta dal video vincitore. “Il suono della focaccia”.

Successivamente i ragazzi hanno esposto il loro elaborato finale alla classe e dopo una valutazione della professoressa è stato deciso di unire le riprese migliori in un unico filmato. Questo lavoro è stato affidato ad una studentessa della classe che si è presa l’incarico di montare ed editare tutte le riprese, per creare il video che ha poi vinto il concorso. https://www.facebook.com/inad.italia/videos/oa.1167562050020781/751237535053723/?type=3

Commenti degli studenti

La studentessa Lisa Valentini (la ragazza che ha editato il video finale) ci ha raccontato il suo punto di vista. Secondo lei il più grande punto di forza del progetto è stato quello di non avere un fine prettamente didattico, permettendo agli studenti di slegarsi dal semplice ambito scolastico, per capire veramente l’impatto che i suoni hanno nella quotidianità di una città. Rumori a cui normalmente non si fa caso, sentendoli tutti i giorni, sono così stati riscoperti e apprezzati dai ragazzi.

I ragazzi della classe 4H alla premiazione.

Così ci dice :” l’aspetto preferito da noi ragazzi è probabilmente la Genova degli scorci sul mare, delle teglie di focaccia e dello Stadio di Marassi […] ma abbiamo cercato di dare risalto anche a rumori storici come il dialetto genovese, il silenzio delle Creuze e le navi che salpano dal porto. Tuttavia l’abbondanza dei suoni che ci circondano ne include anche molti altri, che nel prodotto multimediale non siamo riusciti ad inserire: le sirene che regolano i turni di lavoro al Fincantieri, le gru che scaricano i container dai cargo o i cori dei cortei per le strade, piuttosto che la musica dei locali nei vicoli del centro storico il sabato sera o le canzoni di Fabrizio De Andrè…insomma abbiamo realizzato di avere sotto i nostri occhi (o meglio appena fuori dalle nostre orecchie) un mare di suoni che appartengono a noi genovesi e alle nostre tradizioni.”

Inoltre a giugno la professoressa De Magistris si è recata a Pavia al convegno di acustica a ritirare la targa con cui hanno premiato la scuola per il primo posto in Italia. Ciò che la professoressa ritiene importante a riguardo, al di là del premio in sé, sono i “riconoscimenti di enti esterni alla scuola perché permettono un riscontro pratico.”

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